Villa Mylius-Vigoni è circondata da un ampio parco all’inglese, realizzato a partire della seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Balzaretti - un ambiente naturalistico e paesaggistico di rara bellezza: alberi secolari, punti panoramici e essenze esotiche si fondono in un insieme unico.
Percorrendo la rete dei sentieri si incontrano statue di marmo, fontane, iscrizioni e piccoli monumenti commemorativi.
Il cuore del parco è costituito da un tempietto neoclassico, a ricordo di Giulio, unico figlio di Enrico Mylius: all’esterno si legge una lapide di Alessandro Manzoni mentre all’interno si trovano i bassorilievi La morte di Giulio Mylius, di Pompeo Marchesi, e La Nemesi di Bertel Thorvaldsen.
Altri edifici
La Scuderia, progettata in stile eclettico da Giuseppe Balzaretti, si trova nella parte più occidentale del parco e funge oggi da sala convegni.
La Casetta Svizzera costruita nel 1830/40 è uno degli elementi visuali e architettonici più interessanti del parco: un edificio in muratura e legno dal forte richiamo letterario alle Wahlverwandtschaften (Le Affinità Elettive) di Goethe.
Costruita a fine Ottocento all’ingresso di Menaggio, l’edificio mantiene ancora la tipica architettura delle darsene dei laghi alpini e la sua funzione di approdo per imbarcazioni e di residenza per la villeggiatura.
Il cottage ai margini del bosco si affaccia sullo spettacolare panorama del centro Lario; la particolarità, dal punto di vista architettonico è quella di presentare alcuni elementi tipici del lago di Como - dalle murature in sasso alle decorazioni, dai serramenti ai ferri battuti.