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Enrico Mylius: filantropo e mecenate

Si è appena conclusa alle Gallerie d’Italia di Milano, la mostra a cura di Fernando Mazzocca e Sebastian Schütze dal titolo “Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi”. Un percorso che dalla Firenze di Cosimo e Lorenzo de’ Medici si sviluppava cronologicamente nei secoli XVII, XVIII e XIX attraverso le capitali europee e gli Stati Uniti per concludersi nella Milano del banchiere “umanista” Raffaele Mattioli, centrale per la rinascita economia e culturale nell’Italia del difficile dopoguerra. Giustiniani,Torlonia, Moritz von Fries, Johann Heinrich Wilhelm Wagener, Nathaniel Mayer Rothschild, John Pierpont Morgan, molti dei maggiori mecenati e collezionisti di tutti i tempi sono stati importanti banchieri. Circondandosi di artisti e opere hanno voluto consacrare la loro ascesa sociale e gareggiato con l’aristocrazia e i sovrani. Per i grandi banchieri, mecenatismo artistico e collezionismo appaiono come strumenti strategici di rappresentazione e di affermazione sociale, o meglio un esempio eloquente della trasformazione del capitale economico in capitale culturale e simbolico.

La mostra è stata l’opportunità per originali approfondimenti e per una riconsiderazione nei secoli di questo fenomeno attraverso l’analisi di personaggi che hanno segnato in modo decisivo la storia del collezionismo e del gusto. Attraverso i loro ritratti, le testimonianze della loro eccezionale vicenda biografica e soprattutto alcune opere d’arte, è stato possibile riproporre le loro figure e le loro collezioni, anche quelle da tempo ormai disperse.

Ampio spazio è stato dedicato a Enrico Mylius, banchiere e filantropo italo-tedesco - che svolse un ruolo di fondamentale importanza per la nascita e lo sviluppo nel XIX secolo dell’istruzione pubblica e dalla formazione scientifica e tecnica in Italia.

Sono state esposte opere di opere di autori quali Michelangelo, Caravaggio, Bronzino, Verrocchio, Antoon Van Dyck, Angelika Kauffmann, Hayez, Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Valentin de Boulogne e Giorgio Morandi, oltre 120 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei internazionali come la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, la Albertina di Vienna e The Morgan Library & Museum di New York.