Raffaello Sanzio è stato senza dubbio l’artista più “riprodotto” nella tradizione occidentale. La circolazione per secoli delle immagini da lui prodotte ha determinato nel mondo contemporaneo forme di diffusione tali da alterarne il contenuto, modificarne il significato rendendole sostanzialmente estranee alla loro stessa concezione iniziale. Il mondo digitale e la multimedialità hanno poi ulteriormente moltiplicato ed esploso questa situazione. Indagare quindi, nel presente, la galassia Raffaello sembra uno strumento efficace per comprendere linguaggi e pratiche che ormai lontani dalla “conoscenza oggettiva” („objektives Wissen“) riescono, proprio a causa della stratificazione storica a cui sono andate incontro negli anni, a trarre in inganno sulla loro origine.
Per questo il convegno Raphael in Reproductions (che s’inserisce tra le manifestazioni celebrative del cinquecentesimo anniversario della morte del pittore) intende esplorare la ricezione dell’opera di Raffaello in un contesto globale. L’obiettivo è di gettare una nuova luce sull’impatto che le riproduzioni ebbero sul ruolo di Raffaello non solo nelle storie dell'arte nazionali, ma anche nella cultura popolare della fine del XIX e il XX secolo. Il simposio propone principalmente il confronto con case studies di differenti paesi e di discutere i diversi approcci e valutazioni in modo comparato. I contributi di studiosi europei, americani e asiatici mirano a presentare nuove prospettive su Raffaello e sulla sua diffusione e ricezione in tutto il mondo.
Pubblicazione: Raphael in Reproductions, a cura di P. Meneses, J. Imorde, Villa Vigoni Editore | Verlag, 2022