Una storia italo-tedesca tra letteratura e memoria

Villa Vigoni ha avuto il piacere di ospitare lo scrittore e sceneggiatore Daniel Speck, autore best seller noto per i suoi romanzi, che intrecciano storie famigliari e percorsi identitari tra l’Italia e la Germania.

Il suo soggiorno è un’occasione per riflettere sul potere della letteratura come ponte culturale tra i due Paesi. Autore del romanzoVolevamo andare lontano(Sperling & Kupfer, 2019), Speck racconta una saga famigliare che attraversa decenni di storia italo-tedesca, intrecciando vicende personali a eventi storici. Il libro – che ha riscosso un enorme successo sia in Germania che in Italia e dal quale è stata tratta la miniserie televisiva di Rai 1 Volevamo andare lontano – Bella Germania” – è un tributo alla forza degli affetti, alla complessità delle radici e all’incontro tra culture. Spesso le vicende personali, come nel caso di quella tra Giulio Mylius e Luigia Vitali, possono raccontare differenze o incompatibilità tra due mondi e in che modo sia possibile farvi fronte e superarle.

Il soggiorno di Daniel Speck si inserisce nel più ampio impegno di Villa Vigoni a favore di scambi intellettuali e culturali che mettano in luce i legami profondi tra Italia e Germania, anche attraverso la forza delle storie raccontate. Vale la pena di ricordare come la figura di Enrico Mylius, le cui vicende sono alla base della nascita di Villa Vigoni, rappresenti un esempio di integrazione di pieno successo tra i due Paesi.

Villa Vigoni ha accolto negli anni anche altre voci significative della narrativa e dell’arte contemporanea, tra cui Fabian Saul, Theresia Enzensberger e Tanja Nittka, diventando un luogo di incontro privilegiato per scrittori e intellettuali che riflettono sull’identità europea attraverso la letteratura e l’arte. In questo modo continua a vivere una tradizione che ha addirittura annoverato figure come Goethe e Manzoni.

Credits
Foto | Villa Vigoni