Dr. Barbara Ivancic, Bologna,
PD Dr. Alexandra L. Zepter, Köln.
ABSTRACT
La conferenza si propone di indagare se e in quale misura le teorie dell’embodiment possano essere utili anche alla riflessione traduttologica. Il focus verte dunque sul ruolo della corporeità nell'atto traduttivo ovvero sul modo in cui le varie dimensioni che caratterizzano l’agire umano – cognitiva, sensoriale-motoria e affettiva – concorrono e interagiscono nel processo traduttorio. L’interesse per questa prospettiva di ricerca nasce dalla constatazione che i traduttori e le traduttrici fanno spesso riferimento al corpo nelle proprie riflessioni sul tradurre, mentre gli studi traduttologici si concentrano quasi esclusivamente sui meccanismi mentali alla base del tradurre.
L’idea che l’atto traduttivo sia il risultato di una complessa interazione tra cervello, corpo e ambiente pone una serie di interrogativi che saranno affrontati in ottica interdisciplinare, con l’obiettivo di avviare un proficuo scambio di idee e suggerire nuove prospettive di ricerca e collaborazione.